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ALLEVAMENTI DEL GATTO

BRITISH SHORTHAIR

IN EMILIA ROMAGNA
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ALLEVAMENTO

AL DICIASSETTE

di RITA MORELLI

CITTA'

REGGIO EMILIA

INFO

FB: Al Diciassette

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ALLEVAMENTO
LOVE IN THE DARK

di ELEONORA ANICITO 

CITTA'

BRESCELLO (RE)

INFO

FB: allevamentoloveinthedark

IG: loveinthedark_bsh_cattery

british
INFORMAZIONI SUL GATTO BRITISH SHORTHAIR

Incredibilmente il gatto che può essere veramente di tutti i colori è da molti conosciuto come gatto Blu. Invece è uno dei pochi gatti che può essere di tutti i colori, da tutto bianco a tutto nero, da cinnamon a chocolate, e può avere tutti i disegni, da tigrato a colourpoint, compreso il tonkinese. Può essere Silver e Smoke ma anche Golden... unica restrizione è per la presenza del bianco: se c'è dev'essere almeno per il 25% o di più.

Classificazione FIFe e cenni storici

Paese d'origine: Gran Bretagna. 

Alle mostre feline organizzate in Inghilterra nella prima metà del XIX secolo riscuotevano particolare successo i raffinati gatti orientali (soprattutto Angora e Siamesi), mentre non godevano il favore degli allevatori i gatti originari inglesi (animali dalle antichissime origini). Molti allevatori decisero però che tali gatti dovessero essere inclusi nella classificazione in razze, in modo da fare da contrappeso nelle mostre ai raffinati gatti esotici. Iniziarono quindi ad incrociare gatti inglesi comuni dalla costituzione compatta con Persiani. Inizialente la razza British Shorthair veniva selezionata nel colore blu, perchè era considerata più alla moda (la prima partecipazione a una mostra felina avvenne nel 1871). Anche nel resto del Continente altri allevatori incominciavano a selezionare razze specifiche partendo dai gatti comuni. Questi gatti assomigliavano molto a quelli allevati in Inghilterra, anche se erano chiamati "Europei". Si avviò allora un programma di collaborazione tra allevatori inglesi e di altri Paesi europei. Nello stesso periodo anche negli Stati scandinavi vennero avviati programmi di selezione tra gatti domesti a pelo corto, ma senza il ricorso a gatti d'Angora e quindi piuttosto diversi dagli altri Europei. Questa situazione generò non poca confusione. Finalmente nel 1982 la FIFe accettò la richiesta avanzata dagli Scandinavi di separare le due razze: tutti i gatti europei vennero classificati con il nome e gli standard del British Shorthair mentre solo i gatti scandinavi poterono fregiarsi della denominazione di "Europeo a pelo corto", con standard propri.  
Il British Shorthair, grazie agli incroci con l'Angora (e oggi con il Persiano), è un gatto molto apprezzato e con un aspetto molto distintivo. Come già detto, la prima varietà selezionata è stata quella blu; oggi l'Inglese a pelo corto viene allevato in una grande varietà di colori e tipi di mantello. E' il gatto a pelo corto più diffuso in Europa. 

Carattere

Tranquillo, equilibrato e socievole, passa ore e ore dormendo ma ama molto anche essere coccolato e accarezzato. Da giovani sono molto giocherelloni come tutti i gatti, mentre da adulti sono meno attivi e la loro discreto in casa è molto discreta. Si adatta bene alla convivenza con altri cani e con i cani. Grazie al carattere docile, convive facilmente con i bambini. Poichè i Persiani vengono occasionalmente incrociati con i British Shorthair, è possibile che dall'accoppiamento tra due British nascano occasionalmente gattini con pelo lungo e con colorazione particolare (British a pelo semi-lungo). E' un gatto molto adattabile, sia in campagna che in città. 

Cura

Questi gatti devono essere spazzolati ogni settimana, usando una spazzola di setole. Durante la muta si deve usare una spazzola o un guanto con denti di gomma per rimuovere i peli morti ed evitare che il gatto, leccandosi, ne ingerisca troppi. Le passate non devono essere troppo energiche per non danneggiare il pelo. Le orecchie dovranno essere pulite, utilizzando un prodotto specifico, solo se veramente sporche. Le unghie possono essere spuntate con apposite forbicine.

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